Curiosità sulla nautica

Pietro Micca: una storia di navigazione dal 1895

La storia del Pietro Micca

Forse non tutti sapranno che il Pietro Micca è la più antica nave a vapore ad uso commerciale d’Italia: ha infatti oltre un secolo di vita!

Varato nel 1895 a South Shields, Newcastle (GB) con il nome Dilwara, venne concepito per il lavoro portuale e costruito con tecniche d’avanguardia, sviluppatesi in quegli anni di fine secolo, in cui la navigazione a vapore esprimeva il culmine delle conoscenze tecnologiche del campo.

Il nome “Pietro Micca” risale al 1905 quando a Napoli venne registrato ed iscritto nel Registro Compartimentale: parliamo di un’epoca nella quale c’era ancora il Regno d’Italia.

Utilizzato sostanzialmente come rimorchiatore portuale, ha in seguito lavorato come rimorchiatore di pontoni per la messa in opera dei moli di molti porti nel Mediterraneo ed è stato adibito al lavoro di dragamine nei “periodi di necessità”.

Rischiò la demolizione con la caduta del Muro di Berlino, quando la flotta americana lasciò il Porto di Napoli. E’ ancora qui tra noi grazie all’Associazione Amici delle Navi a Vapore G.L. Spinelli che lo ha acquisito nel 1996 sotto iniziativa del Presidente Sig. Pier Paolo Giua.

Fotografia storica del Pietro Micca

Ha attraversato due guerra mondiali, cambiamenti sociali, economici e politici internazionali ma è ancora qui e svolge con costanza il suo prezioso lavoro senza temere la concorrenza dei rimorchiatori di più ultima generazione. Il piroscafo, che rientra nell’Olimpo delle navi più antiche del mondo, si guadagna ancora da vivere svolgendo varie attività didattiche, ad esempio come Goletta Verde di Legambiente.

Il Pietro Micca dopo essere stato restaurato nel Cantiere TecnoMar Fiumara Grande dove, sostando per diversi anni è stato stato visitato da migliaia di persone, il 21 maggio 2018 ha fatto ritorno, dopo 52 anni a Marina di Puolo (Massa Lubrense) dove, fino alla metà degli anni ’70, è stata parte integrante del paesaggio del piccolo borgo marinaro.

Scheda tecnica

  • Anno di costruzione: 1895
  • Materiale: Acciaio
  • Cantiere: Rennolson and Son, South Shields Newcastle, England
  • Alberi: Due
  • Armo: Goletta
  • Lunghezza: fuori tutto 31,10 metri
  • Larghezza: max 6,40 metri
  • Immersione: 4,00 metri
  • Dislocamento: 330 tonnellate
  • Stazza lorda: 134 tonnellate
  • Potenza: 500 cavalli vapore
  • Giri a regime: 85 giri al minuto
  • Caldaia: 25 tonnellate d’acqua
  • Carburante: Olio pesante BTZ (a basso tenore di zolfo)
  • Pressione: vapore d’esercizio 9 chili su centimetro quadrato
  • Armatore: Associazione Amici delle navi a vapore G. L. Spinelli
  • Equipaggio: 4 persone (Comandante, Direttore di Macchina, Marinaio Autorizzato, Mozzo)
  • Cuccette: 16
  • Macchina: Macchina alternativa verticale ‘a triplice espansione’ con stantuffi a movimenti opposti e distribuzione a cassetto, costruita da Rennoldson and Son.
  • Piani del battello: Al termine dei lavori di restauro, il Registro Navale Italiano ha rimesso in classe la nave con il massimo del punteggio: 100 A1 per lo scafo, 100 A1 per la macchina.

Con l’augurio che questo articolo sia stato di vostro gradimento, vi invitiamo a leggere anche gli altri contenuti del nostro Diario di Bordo!

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