Molto simili al cambio dei mezzi di trasporto terrestri, dal punto di vista estetico, gli invertitori marini sono un componente fondamentale collegato ai motori delle barche. In special modo sui così detti modelli con sistema di trasmissione a linea d’asse elica munito di un motore entrobordo capace di raggiungere e superare i 1000 giri al minuto.
Come funzionano gli invertitori marini?
Il funzionamento degli invertitori marini inizia già non appena viene messa in moto l’imbarcazione. In tale frangente, il suddetto organo (collegato al motore tramite la campana) è in grado di assicurare una situazione di non movimento, tecnicamente detta “folle”.
Non appena il guidatore aziona il quadro strumenti e trasmette al motore l’operazione che è intenzionato a fare (se è appena partito può solo andare avanti o andare indietro) entra in gioco anche la funzionalità dell’invertitore marino, in grado di invertire il senso dell’elica. Quest’ultima, a sua volta, è stata interessata attraverso l‘asse dalla trasmissione dell’azione del motore dell’imbarcazione.
Il motore è solitamente accoppiato ad un
invertitore di marcia a cui è collegato l’asse il quale è ulteriormente collegato, passando tramite un raccordo di paratia stagno chiamato astuccio, infine all’elica che con la relativa rotazione genera una spinta in avanti o all’indietro.
Invertitori consigliati? ZF 25M (HBW 250)!
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